"Dunque. Al mondo ci sono i cretini, gli imbecilli, gli stupidi e i matti." "Avanza qualcosa?" "Sì, noi due, per esempio. O almeno, non per offendere, io."

domenica, aprile 23, 2006

Il Signore nell'anello

Un anello. C’è della magia in un anello. È un simbolo, come la promessa di una vera nuziale o il sigillo di un Re. Forse, nella violazione da parte di un volgare dito di quello spazio circoscritto dal metallo (nobile o spurio che esso sia) o dal legno o dall’osso o dalla pietra c’è quella ricomposizione tra dentro e fuori, tra bianco e nero, tra vuoto e pieno che consente ai mortali di innalzarsi. È un gesto ancestrale quello di infilare un anello. È il gesto di chi impalma una sposa, di chi prende una donna, di chi si fa uomo. E come diventa nobile una mano ornata da un anello! E che misteri nel suo significare! Il pollice. L’unicità del suo Essere è la sua Opponibilità. Essa è santificata dall’anello, che testimonia quella cromosomica diversità, che ha regalato all’Uomo un destino diverso. E non migliore. Il pollice è il dito che plasma. Il Pollice è Dio.

1 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Ciao..sempre un piacere leggerti..sai la casualità..la mia mano sinistra porta due anelli, un vera nuziale e una vera di oro bianco al pollice...unbaciounabbraccioanacarezza..coaì tutto d'un fiato

26 aprile, 2006 01:29

 

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