"Dunque. Al mondo ci sono i cretini, gli imbecilli, gli stupidi e i matti." "Avanza qualcosa?" "Sì, noi due, per esempio. O almeno, non per offendere, io."

martedì, gennaio 02, 2007

Video amatoriali

È stupido, lo so. Ma mi arrabbio. Mi urta vedere quanto poco rispetto si ha di noi, della cosiddetta opinione pubblica. La diffusione del filmato della morte di Saddam Hussein, girato con un telefono cellulare, ha destato, ovviamente, scandalo (se trattenete il respiro, penso possiate sentire anche voi, in lontananza, compite vocine di vecchie signore, con la stessa chioma azzurrino pervinca che aveva Forlani, dare vita, con tono grave e compreso, a dialoghi di una pochezza agghiacciante, tipo “Ehhh, pietà l’è morta”, “Sì, cara, però se lo meritava, il boia”) e preoccupazione (sempre durante la stessa canasta “Ehhh, ora chi li sente tutti questi marocchini”).
Mi chiedo: la diffusione del filmato a chi ha giovato?
All’Occidente, a cui è stata data finalmente la risposta a “che cosa sarebbe accaduto se Tizio o Caio avesse potuto comunicare così”? Non direi.
Agli iracheni? Meno che mai, visto che non credo avessero bisogno di un’ulteriore vigorosa soffiata sulla brace della loro conclamata guerra civile.
Alle televisioni che lo hanno trasmesso? Forse. Ma tutti servivano la stessa pietanza, tutti hanno offerto lo stesso scoop. Dunque, non direi che abbiano goduto di grandi vantaggi.
Al tizio che l’ha registrato e venduto? Forse, anche se resto convinto che molto di più gli sarebbe valsa la distruzione del filmato.
Allora, ricapitolando, noi dovremmo credere che, un signore, tra i pochissimi ammessi ad assistere di persona agli ultimi istanti della vita del Raìs, abbia estratto un telefonino, si sia travestito da cameraman e, senza che nessuno dei presenti si accorgesse di alcunché, per dueminutietrentanovesecondi abbia fissato per sempre l’atmosfera ostile e di scherno in cui Saddam è stato giustiziato. Poi, questo boia con il senso dell'umorismo torna a casa e, mentre i telegiornali stanno già diffondendo la versione edulcorata della vicenda, quella in cui tutte le persone coinvolte sembrano semplicemente svolgere un compito affidato loro da qualcuno molto più in alto (la Storia, addirittura), inizia a far circolare il video che ha girato (amici, siti internet, siti internet di amici degli amici), il quale poi viene immediatamente ripreso e spiattellato, senza alcuna esitazione, su tutti i network del mondo. Su internet mi risulta ci sia di tutto, ivi compresi quegli atroci insulti alla natura umana che sono le foto che ritraggono scene di pedofilia. Ebbene, la traslazione di quelle immagini nei notiziari di tutto il mondo è tutt’altro che automatica. Per fortuna, ovviamente.
Se bisogna partire dagli effetti che abbiamo potuto osservare, la diffusione del video ha giovato soltanto a chi ha interesse a mantenere alto il livello di tensione in Iraq e in tutto il medioriente. Sono gli stessi che hanno beneficiato del fatto che Ytzak Rabin sia stato assassinato da mano israeliana; sono gli stessi che hanno esultato quando Arafat, al momento di diventare finalmente il capo dello stato palestinese, ha preferito regalarsi l'interminabile assedio di Ramallah, piuttosto che smettere i panni del guerrigliero (e chissà chi è che gioisce oggi che l’Eta è tornata a colpire proprio quando sembrava raggiunto un accordo con Zapatero).

Per questo leggere che il governo iracheno ha disposto un’indagine per scoprire chi sia stato ad aver filmato e venduto gli ultimi istanti di Saddam mi fa arrabbiare.
Poi, mi calmo, torno a pensare alla macchina che fa un rumoretto che prima non faceva, mi ritorna in mente tutto il lavoro che ho da fare in ufficio, mi perdo dietro a "Marta che scivola piano e si sente il fruscio...". E così hanno la ragione dei forti.

4 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Hai ragione... noi ci scandalizziamo e parliamo parliamo, e alla fine diciamo sempre le stesse cose ci rincuoriamo di pensarla tutti uguale e torniamo a pensare alla macchina che non parte!

Mi sembra davvero allucinante pensare che una delle poche persone (una quindicina mi pareva) che hanno assistito abbia ripreso con il telefonino la scena, ma in fin dei conti non è neanche così fuori dal normale... è che la gente ormai è schiava del senso di "io c'ero" "io ho questa cosa esclusiva".

La diffusione poi è un richiamo ancora più forta all'inumanità dell'atto in sè, non solo hanno un ucciso un uomo, ma anche la sua dignità (per quella che poteva essere).
Sono contraria sempre e comunque alla pena di morte.

Il problema è poi che intanto iniziano a circolare voci di inattendibilità del video e di cospirazioni per un Hussein libero ma nascosto... sarà un altro allunaggio fantasma?

Non so... non so... sono tutti così complicati al mondo per la mia povera testolina che vorrebbe ragionare solo in base ad equità e rispetto...

BUON ANNO

03 gennaio, 2007 14:45

 
Anonymous Anonimo said...

Ma perchè, c'erano dei dubbi che sarebbe saltato fuori un filmato integrale sulla fine del simpaticone??
Io mi sarei stupita del contrario.
Come saltò fuori il documentarietto della decapitazione del primo ostaggio americano (che tra l'altro ho interrotto prima della fine perchè mi veniva veramente da vomitare, non tanto per le immagini, quanto per il pensiero che esseri umani erano capaci di simili azioni verso loro simili!!).
Quindi, perchè tanto stupore?
Un saluto
A.

03 gennaio, 2007 20:13

 
Anonymous Anonimo said...

è un bel post.
io non ho voluto vederlo, quel video.
un bacino,
maria

04 gennaio, 2007 12:00

 
Anonymous Anonimo said...

io non l'ho visto. Mi sono bastate le foto cosiddette ufficiali. Mi fa schifo l'idea di privare qualunque persona, anche la più aberrante, di morire con dignità. Mi fa schifo e orrore.
Preferisco la Mannoia.

06 gennaio, 2007 19:13

 

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