Lo Scuro
Lo Scuro ha occhi chiari, limpidi. Guarda lontano e vede quel che ancora non è qui. Il suo pensiero è un rasoio affilato, da maneggiare con cura. Pensa lontano, lo Scuro, perché la sua vita è una gomena, spessa. Se scricchiola, è solo per ricordare quanto sia salda e quanto poco possano le blande onde del porto. Lo Scuro si proietta, anzi è un proiettile che ha già visto dove si conficcherà: lì, dove era detto (chissà quando, chissà da chi) che fosse il suo posto. Cavallo nevrile, lo Scuro, scalpita. Morde il freno, schiuma alla bocca. Lo Scuro è una fionda tesa.
Sentiremo il sibilo, il tonfo sordo di Golia e migliaia di uccelli alzarsi tutti insieme.
Sentiremo il sibilo, il tonfo sordo di Golia e migliaia di uccelli alzarsi tutti insieme.
2 Comments:
Dei tre questo scuro mi sembra quello più pessimista... ma forse non è neanche il termine corretto... diciamo più da cinisco disincanto della vita.
Sa, o forse pensa di sapere ma non si rende conto della differenza, dove andrà a finire e non si ribella a questa idea, piuttosto stringe i pugni e affronta con forse rabbia (la schiuma) la vita.
Sì... è una fionda, per ora implode tirandosi, il giorno che scocca la freccia potrebbe non venirne fuori indenne per il rinculo!
Forse avrebbe bisogno di più sorrisi...
02 aprile, 2007 14:51
C(hi)aro Scuro, a me sei molto c(hi)aro e , per questo, tra le persone più c(hi)are della mia vita.
02 aprile, 2007 15:40
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