Italia fai-da-te
L’aggressione ai tre romeni di Tor Bella Monaca è stata opera di neofascisti. Loro, ovviamente, è la responsabilità materiale dell’azione. Ritengo, invece, che Walter Veltroni ne abbia la responsabilità politica. Se il sindaco di una città come Roma, che ha sempre accolto tutti, protestando formalmente con il governo di Bucarest, dice “Ora basta, i romeni hanno colmato la misura”, se anche quella cosa tumefatta e purulenta che dovrebbe essere (e non è) la sinistra di questo paese cede alla tentazione del consenso facile, assecondando gli istinti più bassi e le paure di una società che è sempre più difficile chiamare civile, azioni squadriste come quella di ieri sono la sola cosa che ci si può aspettare.
Oggi, dopo l’aggressione, il problema dell’immigrazione è rimasto esattamente tale e quale. La politica, però, spaventata da quel che ha combinato, fa prontamente marcia indietro. “No all’odio” scandisce stentoreamente il primo cittadino di Roma (e prontamente i giornali amici riverberano il nuovo Vangelo), a cui risponde una ferma dissociazione dall’azione criminosa e dai suoi autori da parte dei nostri post-fascisti, da poco faticosamente accolti nel club delle destre moderne ed europee. Oggi sono tutti ansiosi di operare quei sottili distinguo tra romeni mascalzoni e romeni onesti, tra immigrati regolari ed irregolari, che fino a ieri, secondo tutti, erano invece l’emblema di uno smidollato lassismo che sta consegnando questo paese ai barbari.
Io spero che tutti noi, nonostante l’illusionismo sociologico con cui la nostra tv ci seda, raccontandoci una realtà che non esiste, ci si renda conto dell’incredibile arretramento della nostra società che un fatto come quello accaduto ieri testimonia. Stavolta è toccato ai romeni, domani toccherà agli omosessuali, dopodomani ai laziali, chi lo sa. Stiamo accettando che qualunque minoranza, qualunque realtà che venga identificata come una minaccia, verso cui la risposta dello Stato sia giudicata (o anche sia effettivamente) insufficiente, possa essere oggetto di giustizia sommaria, individuale, assoluta.
Questo è l’ovvio risultato di una politica esclusivamente di piccolo cabotaggio, imperniata sull’ottenimento del consenso a tre giorni e trasformata in una permanente campagna elettorale continuamente in onda sui media.
Il PD serve solo a questo: a vincere questo tipo di competizione politica. Con buona pace dei romeni e di tutti gli altri “incidenti di percorso”, tra i quali l’aspirazione a una società più equa e libera.
Oggi, dopo l’aggressione, il problema dell’immigrazione è rimasto esattamente tale e quale. La politica, però, spaventata da quel che ha combinato, fa prontamente marcia indietro. “No all’odio” scandisce stentoreamente il primo cittadino di Roma (e prontamente i giornali amici riverberano il nuovo Vangelo), a cui risponde una ferma dissociazione dall’azione criminosa e dai suoi autori da parte dei nostri post-fascisti, da poco faticosamente accolti nel club delle destre moderne ed europee. Oggi sono tutti ansiosi di operare quei sottili distinguo tra romeni mascalzoni e romeni onesti, tra immigrati regolari ed irregolari, che fino a ieri, secondo tutti, erano invece l’emblema di uno smidollato lassismo che sta consegnando questo paese ai barbari.
Io spero che tutti noi, nonostante l’illusionismo sociologico con cui la nostra tv ci seda, raccontandoci una realtà che non esiste, ci si renda conto dell’incredibile arretramento della nostra società che un fatto come quello accaduto ieri testimonia. Stavolta è toccato ai romeni, domani toccherà agli omosessuali, dopodomani ai laziali, chi lo sa. Stiamo accettando che qualunque minoranza, qualunque realtà che venga identificata come una minaccia, verso cui la risposta dello Stato sia giudicata (o anche sia effettivamente) insufficiente, possa essere oggetto di giustizia sommaria, individuale, assoluta.
Questo è l’ovvio risultato di una politica esclusivamente di piccolo cabotaggio, imperniata sull’ottenimento del consenso a tre giorni e trasformata in una permanente campagna elettorale continuamente in onda sui media.
Il PD serve solo a questo: a vincere questo tipo di competizione politica. Con buona pace dei romeni e di tutti gli altri “incidenti di percorso”, tra i quali l’aspirazione a una società più equa e libera.
3 Comments:
L'aggressione in oggetto è senza dubbio un atto criminoso, a prescindere da chi è stato aggredito...
In questa situazione è pericoloso prendere le distanze politicamente, poichè offri ai tuoi avversari l'occasione d'oro per affilare i coltelli...
HBK
05 novembre, 2007 15:39
Una mente come la tua che si ferma alla banalità del commento "piove governo ladro" è davvero un peccato.
Si, per carità, saremo tumefatti, saremo in polemica continua e sterile con quelle merde del centro destra, c'avremo Mastella, Veltroni sarà il male peggiore dei romeni, la guerra tra poveri sarà l'ultimo risultato di questa non politica della casta, Roma sarà pure piena di buche che non si può più andare in motorino, ma ridurre il Pd solo a uno strumento mediatico è un pensiero talmente cattivo e fasullo che neanche Berlusconi riuscirebbe ad elaborarlo. Mi hanno stancata i puri e duri che cavalcano l'onda delle malefatte del governo Prodi (o della giunta veltroni, tanto per voi è lo stesso) per ergersi a paladini del bene assoluto.
Veltroni ha aperto dei decentissimi campi nomadi ed era un laido perchè molti romani non avevano un tetto sopra la testa e lui dava una casa agli zingari, ed ora che ribadisce un concetto semplicissimo (peraltro una normativa comunitaria) e cioè il rispetto della legalità da parte di CHIUNQUE abiti qui, è sempre un laido perchè aizza gli squadristi. Ma la soluzione di voi che andate a dormire con la falce e martello sotto al cuscino, qual'è? E, non da ultimo, ricorda che nel PD ci sono persone che la falce ed il martello li hanno imbracciati sul serio e hanno ucciso e rischiato la vita, hanno fatto i picchetti davanti alle fabbriche di notte e preso le botte dai fascisti e dalla polizia, perchè tu potessi scrivere liberamente le tue invettive. Ecco cos'è, anche, il PD. Non solo i rifondisti aspirano ad una società più equa e libera. Magari anche civile.
05 novembre, 2007 16:41
Gli avvenimenti di questi giorni, e le reazioni ad essi, mi avevano portato a ripensare al tuo post precedente... il discorso delle frontiere aperte sì, ma forse non per tutti.
Forse per i Romeni le frontiere avevano già dei problemi prima...
Non approvo le leggi che nascono sull'onda del momento, proprio ieri si discuteva degli stadi chiusi, già quest'anno se ne vedono molti meno... eppure non credo che i tifosi siano così cambiati dopo l'estate.
Quello che temo è che siano regole temporanee... ad hoc, che poi verranno dimenticate e messe in un cassetto.
Ma la sensazione di insicurezza non può essere messa nel cassetto... altrimenti ci chiudiamo in casa, per cui una normativa più rigorosa su chi si macchia di crimini come questo deve esserci, siano rumeni o anche italiani. Certo questi ultimi non possiamo espellerli, ma sinceramente non espellerei neanche i rumeni, li metterei in carcere a vita, così sono sicura che paghino piuttosto che scorrazzare liberamente per le città di altri paesi.
Ma, come capita ormai troppo spesso, trovo che la parte del leone in questo mondo distorto, l'abbia fatta la disinformazione! (altro che Biagi, che ricordiamo tutti oggi con commozione)
Il persistente soffermarsi sulla nazionalità del criminale, delle indagini sul modo di vita, mettendo in luce la diversità... come impossibilità di convivenza.
Aizzano di fatto le menti distorte di facinorosi che non aspettano altro che una scusa.
Mi aspettavo che ci sarebbe stata una contro aggressione, e non posso che deplorarla e sperare che se presi vengano messi in galera, magari insieme al rumeno... così si faranno compagnia!
CIAO
CantaRana
06 novembre, 2007 15:41
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