"Dunque. Al mondo ci sono i cretini, gli imbecilli, gli stupidi e i matti." "Avanza qualcosa?" "Sì, noi due, per esempio. O almeno, non per offendere, io."

mercoledì, febbraio 06, 2008

Ciascuno secondo le sue capacità, ognuno secondo i suoi bisogni

Son tante le questioni all’attenzione
di saggi, di filosofi e sapienti.
L’Essenza delle cose, che Platone
Idea chiamò, dicendoci valenti

a coglierne null’altro che un riflesso.
O l’obbligo del Dovere kantiano,
che vede esclusivamente in sé stesso
il presupposto dell’agire umano.

Ancora, l’impossibile fatica
di dare al mondo senso e direzione.
Non c’è chi questo meglio e più lo dica
di Wittgenstein, che nega ogni occasione,

prima ancor che al capire, al poter dire.
Ed ultimo il portato disgregante
di quel che Popper ebbe a definire
una cosa da cui ben sia distante

la pura mente vergine del bimbo.
A me vien solamente di poetare
su cose che si perdono nel limbo
dell’inutile, del particolare.

Ad esempio, mi dà un gretto piacere
raggiungere una vana perfezione,
lasciando netto, lindo lo sfintere,
espletata una copiosa eiezione.

1 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Bei versi, intelligentemente confezionati e messi nero su bianco...
Per quanto concerne il poetare ed il raggiungere una vana perfezione... beh, la penso esattamente allo stesso modo!

HBK

11 febbraio, 2008 22:20

 

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