"Dunque. Al mondo ci sono i cretini, gli imbecilli, gli stupidi e i matti." "Avanza qualcosa?" "Sì, noi due, per esempio. O almeno, non per offendere, io."

mercoledì, marzo 12, 2008

Marketing esperienziale, FEEL

Certe volte mi immagino un dialogo tra Veltroni e un vecchio compagno del PCI, uno di quelli che ha fatto politica tutta una vita, non in Parlamento, ma sul posto di lavoro, in sezione e al bar del paese. Uno di quegli uomini fatti di sessant’anni che paiono settantacinque, di paga poca e lavoro da mulo e di bicchieri di rosso alle undici di mattina.
Immagino sarebbe una roba tipo Maciste contro i Dinosauri oppure Giulio Cesare contro i Samurai. Chiamiamo il vecchietto con uno di quei nomi romagnoli stupendi, che so, Olver oppure Ebro, accuratamente scelti dai genitori, una volta assodata l’inesistenza di un omonimo santo.
Facciamo si chiami Ornelio, ecco.
Io me li figuro Walter, anzi il Walter, e l’Ornelio davanti al bancone del bar della piazza di Premilcuore (FC), circondati da un po’ di persone. Vi lascio immaginare chi stia sorseggiando un tè verde equo-e-solidale e chi un bianchino frizzante.
Quasi me lo vedo davanti gli occhi il Walter che dice una roba tipo:
- “Eh, Ornelio, raccontaci. Raccontaci cos’era qui la Casa del Popolo e le ragazze con le gonne sotto il ginocchio e invitarle a ballare…”.
E l’Ornelio:
- “Ma non lo sai come funziona? Veltroni, ohè, ma tu a vent’anni non scopavi?”
- “Ma sì, ma sì, del resto ce l’avete insegnato voi come si fa. Allora, Ornelio, mi raccomando: ‘Yes, we can!’”
- “Ah, ecco, Veltroni, proprio a proposito di questo ti volevo chiedere una roba.”
- “Vuol dire ‘Sì, noi possiamo’. Lo so che per le persone che hanno una grande esperienza di vita magari non è immediato, ma l’America quando si tratta di sintesi bisogna lasc…”
- “Sta’ buonino, ché l’inglese lo so. L’ho studiato in sezione dal 1964 al 1969. Ho capito che ‘Noi possiamo’, però volevo chiederti: ma possiamo che?”
- “Goffredo (voltandosi verso Bettini), ricordiamoci di mettere nel programma che tutti i Super-8 delle feste delle Case del Popolo possono essere acquisiti in digitale gratuitamente come materiale culturale d’interesse nazionale. (Rivolgendosi poi di nuovo ad Ornelio) Ecco. Ora capisci cosa possiamo? Sei contento, Ornelio?”
- “Ci propri un quaiò, senza un bisinì ad pal, cun la testa bona sol par tenè so gli urecc!

3 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Molto divertente, ma anche significativo: prendendo come spunto il vino che sorseggia Ornelio, posso dire che il dialogo riflette il modo in cui la politica oggi (e soprattutto il pensiero della sinistra) risulti 'travasata' e filtrata, ma quello che rimane nel filtro spesso e volentieri non è sostanza di rifiuto!

HBK

13 marzo, 2008 11:03

 
Anonymous Anonimo said...

Va beh... nonostante la mia carta d'identità dica che sono bolognese, non capisco proprio tutto tutto quello che hai scritto in dialetto, ma diciamo che a senso penso di arrivarci vicino.

Io sono fiduciosa che "si può fare" (oltre ad essere una brillante frase di Frankestein Junior) potrà essere una realtà... il cosa?
Nel momento più vicino, sopravvivere all'incubo di ricadere in un governo del nanomalefico... in un futuro che stiamo costruendo spero che sia il cambiare l'approccio della/alla politica.

Si può fare... di cambiare, di migliorare, io ci spero e lavoro per questo.

CIAO
:)

13 marzo, 2008 13:07

 
Anonymous Anonimo said...

Dovevo un chiarimento per l'affermazione sul nanomalefico...
So che per molti che magari non hanno modo di conoscere meglio cosa sia il PD o si fermano a quanto viene riportato senza parteciparne alla costituzione, sembra sia solo l'alternativa a Berlusconi e quindi o mangi la minestra o salti dalla finestra...

Quello che io come altri, partecipando al processo di costituzione del PD, stiamo cercando di realizzare è un modo partecipato di fare politica.
Per cui io non vedo in Uolter l'unica alternativa... vedo nel PD un desiderio di sfuggire alla politica del più forte o più potente.
Per me il si può fare è questo...

Probabilmente non sarà subito, non sarà in un anno... ma se riusciremo a rinnovare le persone a partire dalla base nei circoli (cosa che posso assicurare dove sono io avviene) questo sogno sarà realtà...

Per ora aggiungo solo
BUONA PASQUA.

A presto
Valentina

22 marzo, 2008 12:49

 

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