"Dunque. Al mondo ci sono i cretini, gli imbecilli, gli stupidi e i matti." "Avanza qualcosa?" "Sì, noi due, per esempio. O almeno, non per offendere, io."

venerdì, marzo 13, 2009

Simplement Parfaite

Anche oggi, come ogni giorno, la matita ha dipinto il mio occhio. Una linea nera, materica, grassa rende, per contrasto, più luminoso il mio sguardo e, fuggendo verso le tempie, sa suggerirmi più esotica, misteriosa, segreta. Del resto, in questi anni lo specchio mi ha spiegato ogni mattina di essere proprio così: una regina Nefer. Lo stesso fanno le parole, le mani e gli occhi di Federico in ufficio, tutti i giorni. E prima di lui quelli di Marco all’Università e di Alessandro al Liceo.
Sono venticinque anni che ogni mattina il mondo sa quel che deve sapere di me grazie ad un tratto di matita. Ho gesti ormai sicuri e automatici: una mano stende la palpebra e l’altra definisce le forme, coprendo ogni piccola, impercettibile irregolarità dei lineamenti. Insieme al contorno dei miei occhi, disegno anche la mia sicurezza, la mia forza, il mio coraggio. Così, qualsiasi ansa in cui si annidino le mie parti molli è coperta da un tratto uniforme. Ogni mattina do un buffetto a Pirandello e dimostro che è la me che gli altri vedono a mettere d’accordo tutte le altre me.
Non sarei capace di uscire di casa senza quel segno deciso, scuro, netto che marca i miei occhi. Eppure, appena compiuti i quarant’anni, mi vergogno di questa debolezza che vuole annullarne ogni altra. Vorrei urlare a tutti la rabbia che ho per una solitudine che non merito, vorrei concedermi la fragilità di desiderare apertamente la felicità, vorrei vendicarmi dell’umiliazione di dover essere obbligatoriamente bella, desiderabile e inaccessibile.
Vorrei piangere tutti i giorni per quel figlio che non ho mai fatto.

Un'ultima occhiata allo specchio prima di uscire di casa.
Semplicemente perfetta.

6 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Caspita, sei bravo a scrivere, decisamente...

13 marzo, 2009 12:50

 
Anonymous Anonimo said...

E' bello questo pezzo...
Bello come tu riesca ad immedesimarti in una donna, magari è empatia... o magari le conosci bene.
A volte è vero, il trucco serve a nascondere debolezze, ma solo a noi stessi.
Sei bravo
Sara

13 marzo, 2009 17:12

 
Anonymous Anonimo said...

E' vero, molti di noi usano il trucco (o una maschera) per nascondere i loro difetti, ma questo non procura la felicità, ma solo un'illusione di felicità che inevitabilmente svanisce col tempo...
Sei bravo a scrivere, complimenti!

HBK

18 marzo, 2009 15:20

 
Anonymous Anonimo said...

Stante la mia sempiterna predilezione per il tuo straordinario tocco di penna (ma l'ho detto e ripetuto), tu non puoi immaginare quanto questo brano si "incastri" perfettamente nella riflessione che, proprio ora, sto facendo sulla mia vita, complice la scoperta di un'altra me che non ha più nessuna voglia di essere una Wonder Woman. Dietro quel tratto di matita, nero e impeccabile, si nasconde un mondo. Che va tirato fuori, non dissimulato! Grazie. LaLeggera

18 marzo, 2009 16:18

 
Anonymous Anonimo said...

Banalmente mi unisco ai complimenti e penso ad un domani, forse non troppo lontano, in cui potrei riflettere anche io sulla soglia di un'età raggiunta ma senza nessun traguardo.
Per ora no... qualche momento di stanchezza c'è ma ho ancora voglia di tentare (perchè non penso di riuscirci) di essere "semplicemente perfetta"...

Vediamo quali dei due traguardi arriva prima... la perfezione o la stanchezza?

Meglio non cercare troppo la risposta.
CIAO

V

21 marzo, 2009 21:22

 
Anonymous Anonimo said...

Ermafrocito. Congemito.

02 maggio, 2009 10:21

 

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